Torino by night

Come vivere la movida a Torino

La movida a Torino ha la caratteristica di dispiegarsi in quattro zone (più una) dalla diversa atmosfera: l’abitudine dei torinesi è di scegliere la propria zona per la serata e passare poi di locale in locale. La conformazione delle zone della movida permette nella stessa sera di passare dalla vineria ai cocktail bar, dai ristoranti ai club percorrendo solo pochi metri.

San Salvario: la movida a Torino si fa modaiola

Il quartiere di San Salvario, situato tra la stazione di Torino Porta Nuova e il Parco del Valentino, negli anni ’90 era protagonista delle pagine di cronaca nera, tra spaccio e violenza.

Oggi è completamente riqualificato ed è protagonista del viavai modaiolo dei giovani della città: dopo aver vissuto appieno le tendenze hipster, oggi propone locali diversissimi tra loro, ma tutti accomunati dall’ambizione di essere posti a loro modo speciali, per un target prevalentemente under 30. Le vie più vivaci della movida di San Salvario sono via Saluzzo, via Belfiore e via Berthollet.

Quadrilatero: locali e ristoranti per tutti i gusti

Il Quadrilatero (o Quadrilatero Romano) prende il nome dalla sua origine antichissima: ricalca sostanzialmente gli spazi dell’avamposto romano ai tempi della fondazione di Augusta Taurinorum ed è caratterizzato da una ragnatela di vie che sfociano in piazza Emanuele Filiberto.

È proprio la piazza il cuore nevralgico della movida del quadrilatero: sui suoi marciapiedi si affacciano locali e ristoranti per tutti i gusti, facendo da sipario al dedalo retrostante – tra cui spiccano via Sant’Agostino, via San Domenico e via Bellezia.

Il Quadrilatero è frequentato da 25-35enni ed ha proposte per ogni tipo di stile.

Vanchiglia: la movida a Torino per gli universitari

Quartiere in rapida (e rumorosa) ascesa, Vanchiglia è il quartiere della movida universitaria incastonato tra Palazzo Nuovo e il Campus Luigi Einaudi: particolarmente amata dagli studenti fuori sede, Vanchiglia gravita attorno a piazza Santa Giulia e ai molti bar e bistrot che vi si affacciano.

Il target è quanto mai trasversale, ma l’atmosfera è unica: uno spazio di aggregazione semplice, non troppo modaiolo e più economico rispetto ad altre zone, in cui si preferisce stare all’aperto anche in inverno per ridere, scherzare, tenersi compagnia e – non di rado – strimpellare qualche strumento.

Piazza Vittorio Veneto: cocktail e movida sotto i portici

Uno dei salotti buoni della città la sera si anima per la movida: sotto le arcate i moltissimi bar offrono apericene, cocktail, long drink e specialità. A Torino tutti hanno trascorso almeno una sera in piazza Vittorio (o “piazza Vitto” – sic), riparate dai portici e serviti dai baristi della piazza.

Per chi vuole tornare a casa presto, è sempre attivo il servizio taxi; per tutti gli altri, quando le serrande iniziano ad abbassarsi, è ora di scendere ai Murazzi.

Bonus per tirare tardi: i Murazzi

Dai fasti dei primi anni 2000 – in cui tutta la riva sinistra del Po era popolata di decine di locali – i Murazzi hanno visto ridurre i loro spazi, per la dolorosa nostalgia dei torinesi. Ma alcuni locali sopravvivono, incavati nelle nicchie ricavate nei secoli andati per le lavandaie prima e per le pionieristiche fabbriche meccaniche poi.

Basta scendere le rampe di fronte alla Gran Madre per essere risucchiati da alcuni dei club più frequentati di Torino.